Qualche giorno a Capri 

Lussureggiante, di origine calcarea. Ha ospitato imperatori, artisti, scrittori, attori, politici. Tiberio Claudio Nerone si ritirò nell’isola; Caligola ci visse sei anni. Vi soggiornarono Pablo Neruda e l’industriale tedesco Friedrich Krupp, che compì ricerche sul plancton con il suo panfilo Puritan.

Capri, con cime di media altezza e vasti altopiani interni, tra cui il principale Anacapri, ha una costa frastagliata con numerose grotte e calette che si alternano a ripide scogliere. Le grotte furono utilizzate in epoca romana come ninfei delle sontuose ville che vennero costruite durante l’Impero. La più famosa è senza dubbio la Grotta Azzurra, i cui magici effetti luminosi furono descritti da moltissimi poeti.

E che dire dei celebri Faraglioni, tre piccoli isolotti rocciosi a poca distanza dalla riva che creano un effetto scenografico e paesaggistico; ad essi sono stati attribuiti dei nomi per distinguerli: Stella è quello attaccato alla terraferma, Faraglione di Mezzo è quello frapposto agli altri due e Faraglione di Fuori (o Scopolo) è quello più lontano dall’isola.

Le spiagge

Se state solo un weekend dovete prenotare con largo anticipo a La Fontelina o da Luigi ai faraglioni. La discesa regala degli scorci unici che ripagano la fatica della salita. Si spende niente e il posto è comunque suggestivo: parlo del Faro di Anacapri dove è d’obbligo fermarsi fino a tardi perché il tramonto a mare è fantastico.

Passeggiate

Per chi non vuole rinunciare a un po’ di sana attività fisica, bellissime le camminate de Il passetiello e della via Krupp. La passeggiata che passa dall’Arco Naturale e porta sopra i Faraglioni e quella dei Fortini. Oppure, dopo essere saliti con la seggiovia, scendete a piedi dalla cima del Monte Solaro, da dove si gode di un panorama spettacolare sul Golfo di Napoli e Salerno.

Dove dormire

Ci sono stata due volte in due modi opposti, da provare entrambi. In barca a vela per una vacanza tutta mare, sport, relax e libertà. In alternativa dormite al Tiberio Palace, fin dai primi anni del Novecento meta d’elezione per la clientela internazionale più sofisticata ed elegante. L’esclusivo hotel a 5 stelle collocato nel cuore alto dell’isola, a pochi passi dalla Piazzetta ma in posizione intima e discreta, svela l’anima mediterranea nel bianco ottico impiegato negli arredi, essenziali e lineari, così come negli shutters che disegnano la  facciata. Varcando la soglia ci si sente immediatamente ospiti della casa di un grande viaggiatore, ricca di memorie, sensazioni ed oggetti. Nella lobby poltrone vintage con piedi in ottone, tre acquasantiere originali in foglia d’oro contenenti sale grosso posate su un pavimento a mosaico seminato di Fantini, e l’installazione Abacus of world globes. Ogni spazio è riempito con sedute, nicchie e specchi di familiarità quotidiana e ad ogni angolo diverse librerie con volumi Taschen sono a disposizione per la visione. Un mix&match tra design, memorabilia e pezzi vintage rivisitati con l’uso di tessili di ispirazione optical anni ’50 e ’70 che danno al luogo uno stile rilassato e di grande livello. Conduce ai piani superiori dove si trovano le camere una maestosa scala in marmo di Carrara con ringhiera in fusione di bronzo e motivo barocco originale d’epoca. Bellissima la piscina dentro-fuori.

Dove mangiare

Al ristorante del Tiberio Palace. E’ davvero magica e romantica la cena a Le Grottelle, verso l’Arco Naturale. Per il gelato fermatevi da Buonocore: la cialda per il cono o a forma di coppetta è preparata al momento.

Cosa comprare

I gioielli di Angela Puttini, i sandali di Emanuela Caruso e i profumi Carthusia 1681.

Cosa leggere

Le lettere da Capri di Mario Soldati. Vincitore del Premio Strega 1954, è forse il romanzo più problematico e sfaccettato di Soldati, quello che segna il suo approdo alla piena maturità narrativa. E’ incentrato su un’intricata storia d’amore e gelosie, di ambiguità e finzioni. Tutti questi ingredienti si mescolano nella vita quotidiana di Harry, giornalista e studioso americano che vive in Italia, di sua moglie Jane, a lui legata più che da amore da stima e fiducia, e della romana Dorothea, per cui Harry prova invece un’attrazione feroce e morbosa. Sullo sfondo cosmopolita di Roma, Parigi, New York e Capri in cui si svolge la loro vicenda, prende vita un lungo e complicato rapporto sentimentale che ruota attorno ad alcune lettere, prima perdute e poi ritrovate, che l’irreprensibile Jane avrebbe scritto a un amante italiano dalla splendida isola partenopea.

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

No Comments Yet

Comments are closed