Longines Global Champions Tour: la tappa di Roma

thumb_0287LonginesRoma_1024

Una staccionata di legno bianca, una striscia di erba verde, le ortensie e tanti cappellini. Ho sempre guardato con curiosità le foto delle gare d’equitazione. Quell’atmosfera così raffinata ed elegante mi coinvolgeva. Respiravo silenzio e grazia, rotti dal solo passo di valorosi e preziosissimi cavalli…

Sabato scorso ho avuto il grande onore di assistere al Longines Global Champions Tour, il prestigioso circuito internazionale di salto ostacoli (10 milioni di euro il montepremi, distribuito in 15 gare) ideato da Jan Tops, cavaliere medaglia d’oro olimpica a Barcellona nel 1992, che per la prima volta ha fatto tappa allo Stadio dei Marmi di Roma. Seduta intorno a eleganti e tondi tavoli bianchi, ho cercato di fotografare nella mia mente ogni istante: l’ambiente semplice ma infinitamente potente; la cerchia ristretta dei tifosi (nobili, sceicchi, noti imprenditori, famiglie reali); i cavalieri e le amazzoni di ogni età, ordinati e puliti nei loro fuseaux bianchi e nelle loro giacche blu; il gioco silente dei cavalli che, ben educati, si alternavano uno dopo l’altro nell’impresa.

A conquistare la città eterna è stato Rolf Goran Bengtsson in sella allo stallone Casall ASK. Degni di nota il nostro e bravo Emanuele Gaudiano, agente del Corpo Forestale dello Stato, l’impeccabile Jane Richard Philips, l’audace Athina Onassis de Miranda, lo sportivo sceicco Ali Bin Khalid Al Thani e Bruce Springsteen, a pochi passi da me per tifare la figlia Jessica. Non pervenuta Charlotte Casiraghi.

La passione di Longines per gli sport equestri risale al 1878 quando venne prodotto un cronografo con l’incisione di un fantino e del suo cavallo. Così, in occasione della tredicesima tappa del circuito di cui Longines è title partner, cronometrista e orologio ufficiale, il marchio svizzero ha presentato Longines DolceVita, un segnatempo con bracciale in acciaio che, decorato con diamanti, si abbina a un quadrante color argento flinqué ornato da numeri romani dipinti. Le lancette in acciaio azzurrato, che indicano il passare delle ore e dei minuti, sono animate da un movimento al quarzo.

Cavalli e segugi?

No, non si chiama così il blog di Gaia. E’ su Icona dei Ronchi che l’amazzone-blogger lombarda, classe 1987, racconta la sua vita al fianco di Icona, appunto, la sua mirabile cavalla. La sua spalla, la sua grande amica, la compagna di grandi vittorie. Leggete le loro storie per scoprire più da vicino il mondo dell’equitazione e dell’ippica. 

 

Ph Margherita Tizzi, Stefano Grasso

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

No Comments Yet

Comments are closed