I profumi da uomo più venduti e famosi della storia

“Quei giuramenti, quei profumi, quei baci infiniti, rinasceranno”, scriveva Baudelaire. Quali fragranze, dunque, hanno davvero quel sapore nostalgico che non verrà mai dimenticato? “Che passa e che va, che sembra allontanarsi ma poi tornerà” (Max Pezzali)? In altre parole, quali profumi per lui sono i più venduti e famosi della storia?

Diversi maestri profumieri hanno provato a catturare l’odore di ogni cosa che esiste. Prendiamo Blenheim Bouquet di Penhaligon’s, omaggio del 1902 ai duchi di Marlborough e al loro Blenheim Palace, donato nel 1704 dalla regina Anna a John Churchill, primo duca di Marlborough, come ricompensa per l’omonima vittoria contro i francesi. Fu uno dei primi profumi agrumati della storia e ancora oggi è il best seller della casa inglese, amato anche da molte donne.

Acqua di Parma, must have di padri e figli, è la prima colonia italiana. Creata nel 1916, è un classico “fresco e moderno” che ancora oggi nasce dalle mani degli artigiani della maison. Era il 1988, invece, quando Christian Dior lanciò Fahrenheit, una vera e propria rivoluzione nell’universo olfattivo maschile, perché ha come nota dominante la violetta, simbolo della femminilità per eccellenza. Secondo la leggenda, nacque da un incidente di produzione: un fusto di profumo lasciato all’aria aperta ed esposto al sole che all’improvviso sprigionò note inedite. Inedite ma perfette per la maison di Avenue Montaigne, che voleva creare un profumo di rottura, come i quadri del maestro americano della pop art James Rosenquist: Fahrenheit 1982 e Brighter than the sun.

Ancora. Albert Fouquet, membro dell’élite della società francese del primo Novecento, amava creare varie essenze con l’aiuto del suo maggiordomo. Una notte del 1937, durante un ricevimento in Costa Azzurra, si trovò a parlare con un giovane studente americano che girava la Francia con una grande cabriolet: John Fitzgerald Kennedy. JFK venne affascinato dall’essenza che Albert indossava, tanto che la mattina seguente gliela fece recapitare in albergo con un biglietto: “In questa fiala si trova il tocco di fascino francese che manca alla tua personalità americana”. Al ritorno dalle vacanze, Fouquet ricevette una lettera da Kennedy, che lo informava del successo che stava riscuotendo il profumo tra i suoi amici. Così gli ordinò almeno “otto campioni e, se la produzione lo consente, un altro per Bob”. Così nasce Eight&Bob, per gli uomini più eleganti del mondo.

Infine, che dire di Pour un Homme de Caron (1934), il primo profumo (lavanda, vaniglia e ambra grigia) della storia a essere concepito esclusivamente per una clientela maschile, e di Green Irish Tweed di Creed (1977), ricco, fresco e pepato, che evoca la selvaggia campagna inglese e il vento, l’erica, la nebbia e la brezza marina? E di Limes di Floris (1832)? Il limes fu introdotto per la prima volta nel 19esimo secolo per combattere l’oppressivo calore estivo della City…

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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