Gli eyeliner di Shiseido ispirati all’arte calligrafica giapponese

Ultimamente vi abbiamo parlato di corsi calligrafici per avvicinarsi al fascino di questa disciplina. Ed è proprio alla grazia e alla maestria di questa forma d’arte che si è ispirata la casa cosmetica Shiseido per realizzare una nuova collezione di eyeliner.

Alice Aufray @ NextModels

Caratterizzato da una formula a base di gel, Inkstroke è un “inchiostro” setoso e scorrevole che assicura un’applicazione precisa e senza sbavature, per esaltare immediatamente lo sguardo. Grazie al pennello ultra fine, si possono creare tratti precisi, sottili e definiti, o spessi e audaci con un semplice movimento della mano.

Le tonalità? Sei, intense e ovviamente ispirate agli oggetti e alla bellezza del paesaggio naturale nipponico, dal nero corvino laccato al verde scuro, dal teatrale viola al blu indaco, passando per un caldo marrone e un grigio scuro.

raro box da scrittura giapponese con pietra Suzuri in vendita su thecobbs.com

Anche il design della confezione è molto particolare: ricorda la Suzuri, speciale pietra per inchiostro usata nella calligrafia e nella pittura giapponese. E rimanendo in tema, per rendere l’applicazione dell’eyeliner ancora più piacevole e quotidiana, Shiseido ha fatto realizzare anche un altro pennello che non intralcia la visione mentre si traccia la riga. Un pennello speciale prodotto a Kumano (prefettura di Hiroshima), la città rinomata per la creazione di pennelli a inchiostro fatti a mano. Non solo. L’Inkstroke Eyeliner Brush richiama anche il design del Chashaku, un cucchiaio giapponese utilizzato nella tradizionale cerimonia del tè verde.

Chashaku

Paperlight Cream Eye Color

Con la sua texture eterea, Paperlight Cream Eye Color è un ombretto che rievoca la carta washi, utilizzata nel paese del sol levante per realizzare delle omonime lanterne (luci di carta). Il termine deriva da “wa” (giapponese) e “shi” (carta) e indica un tipo di prodotto semitrasparente ottenuto dalla lavorazione manuale delle lunghe fibre interne di tre piante: il gelso da carta, che dona robustezza; la mitsumata, che offre morbidezza e delicatezza; e il gampi, l’elemento nobile che rende la carta ricca e longeva.

carta giapponese washi

Sfumato o applicato a strati per regalare massima vivacità, l’ombretto Paperlight, dal finish opaco e luminoso, è declinato in 8 sfumature: Nobara Pink, la rosa selvatica dolce ma con una nota fredda; Asagi Blue, un colore tradizionalmente usato in Giappone, fresco e rugiadoso; Namiki Bright Green, come il filare degli alberi lungo la strada; Shobu Purple, l’iris viola amato dal XVII secolo; Sango Coral, come il corallo alimentato dal grande oceano; Yamabuki Yellow, che deve il suo nome al fiore luminoso e vivace; Hisui Green, che si riferisce alla giada usata nei rituali fin dalle epoche più remote; Usuzumi Beige Gray, il colore tenue dell’inchiostro diluito.

Insomma, con queste creazioni non potete altro che risvegliare l’artista che è in voi!

 

ph ufficio stampa

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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