Fashion Weeks 2014… The End. Volume I

Con la fine della settimana della moda parigina, riparleremo di sfilate donna solo a settembre. Quella di Milano è stata davvero un’edizione grandiosa: vestiti, scarpe e borse di una qualità, maestria e bellezza davvero incredibile (vedi Fausto Puglisi). Ricordo, ovviamente, anche notti insonni, chilometri di articoli scritti, una cover super “selfiezzata”, backstage indimenticabili (grazie a MAC), amicizie consolidate e tanti, tantissimi pettegolezzi (come al solito).

Ma anche (come al solito) un po’ di sfacciataggine, ipocrisia, superficialità. Non capisco chi vuole per forza calarsi nella parte dell’ “amico di tutti”. Non capisco i criticoni a prescindere o quelli che, in un giorno, pensano di essere diventati critici di moda, costume e società. Non capisco in modo categorico i fotografi incaricati di scattare solo street style.

Non capisco la convenienza nell’apparire maleducato, antipatico, falso e saputello. Come d’altronde non capisco chi indossa un abito da sera per partecipare ad una sfilata in calendario al mattino. E non capisco (o forse invidio) chi nel tacco trova il migliore alleato giornaliero.

Una volta alle sfilate si andava per lavoro. Cosa che, purtroppo, oggi vale ancora per pochi. Dunque, la prossima volta, che tutti siano (compresa me) più sofisticati (in questo caso, grazie Philipp per averlo ricordato nel tuo backstage)…

 

Tks to:

Fossil – bag

Daks London – coat

Moschino – cover

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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