Dove fare surf in Australia (secondo Brad Farmer)

Autore della Surfind Guide to Australia e del libro 101 Best Australian Beaches, Brad Farmer discende da generazioni di surfisti ed è anche un attivista noto in tutto il mondo per il suo studio e impegno a tutela degli oceani e delle spiagge dellAustralia. Chi meglio di lui potrebbe consigliare i posti migliori dove cavalcare le onde? Ecco, allora, la lista dei suoi angoli di paradiso preferiti, spesso sperduti e sconosciuti ai più, dove poter surfare in tutta libertà.

foto margherita tizzi

“The Other Side” (Tos), Queensland

Tos dista solo una decina di minuti di auto da South Stradbroke, la piccola cittadina dove Brad è cresciuto, e oggi è conosciuta come il “paradiso dei surfisti”. Questa striscia di spiaggia, situata all’estremità più a sud dell’isola, è un punto nascosto, raggiungibile a nuoto dalla punta dell’isola di fronte o con un taxi d’acqua. È uno dei luoghi più remoti che possiate immaginare, dove l’unico segno dell’uomo è il profilo della città in lontananza. Non per niente è stato nominato ottavo sito protetto del mondo per il surf. 

Dreamtime Beach, New South Wales

Appena a sud del fiume Tweed, sul confine tra Queensland e Nuovo Galles del Sud, la bellezza di Dreamtime Beach la rende degna del nome che porta. L’unico rumore, in lontananza, sarà quello degli aerei dell’aeroporto di Coolangatta. Protetta da antichi spiriti indigeni e dagli abitanti locali, questa striscia di costa è una chicca per chi ama passeggiare per chilometri sul bagnasciuga. Mentre sulla strada sopraelevata, vicino al faro storico e all’ombra del Mount Warning, le sporgenze di roccia vulcanica offrono la posizione ideale per controllare le condizioni del mare, così come per ammirare l’annuale migrazione delle balene mentre attraversano lo stretto di Cook Island.

Broken Head, New South Wales

La maggior parte dei turisti di Byron Bay si dirige di solito verso le spiagge più conosciute e trendy, ma la magia più autentica, per gli intenditori, si avvera lungo il tratto di spiaggia dorata ad appena 10 minuti a sud del punto più a est dell’Australia. Broken Head vive di un’atmosfera pacifica e tranquilla, ma è anche una meta versatile: l’angolo più a sud, confinante con una riserva naturale, è il preferito dagli amanti del longboard, mentre la spiaggia aperta è più adatta ai surfisti dello shortboard.

Boomerang Beach, New South Wales

Nonostante stia diventando sempre più popolare, la spiaggia di Boomerang rimane un angolo di paradiso relativamente nascosto. E il suo effetto boomerang fa sì che i più affezionati ritornino spesso a visitarla. Per raggiungerla basta deviare dalla Pacific Highway verso Lakes Way, a poche ore di viaggio a nord di Sydney. E decidere di trascorrervi una notte in tenda è un’esperienza da provare. Così si ha anche il tempo di gironzolare alla scoperta di altri posticini nascosti e speciali. 

The Farm, New South Wales

E’ uno dei 19 siti protetti per il surf a livello nazionale. The Farm è una destinazione tranquilla per una gita con la tavola a sud di Sydney. Situata all’interno del Killalea State Park di Shellharbour, la baia ospita onde selvagge che richiedono l’uso della muta durante l’inverno, e il parco circostante è accogliente per rilassarsi e fare un picnic. Il nome è stato coniato dai surfisti che l’hanno scoperta nei primi anni ’60, perché l’unico modo per accedervi era attraversando il recinto di mucche di un’anziana signora. Non è facile scovarla, ma del resto nessun tesoro segreto lo è.

Magic Lands, Phillip Island, Victoria

Uno dei vantaggi del surf in Australia è che i posti migliori per cavalcare le onde sono relativamente vicini alle città, e Phillip Island, distante solo un paio d’ore da Melbourne, è l’esempio perfetto. L’isola regala onde in abbondanza e da qualche parte il vento è sempre buono. La meravigliosa Woolamai rappresenta la scelta migliore per gli affamati di onde, ma offre anche tante altre distrazioni, come le Magic Lands o Cat Bay. Occorre un po’ di spirito d’avventura per trovare gli angoli più affascinanti di questa bella isola, nominata dallo stesso Brad Farmer National Surfing Reserve nel 2013.

Waitpinga, Australia meridionale

A molti surfisti piace anche pescare quando le onde non sono buone, e a Waitpinga i pesci non mancano. Nella traduzione indigena il nome significa “casa dei venti” e le sue acque potenti attraggono di solito solo gli sportivi più esperti. I più intrepidi possono anche prendere il battello per raggiungere la fantastica Kangaroo Island, alla scoperta di altre onde nascoste.

Ocean Beach, Australia occidentale

Non è sempre facile trovare l’onda perfetta in questo gioiello di spiaggia sulla costa più a sud dell’Australia occidentale, vicino a Denmark. In compenso, però, troverete un parco giochi acquatico perfetto per chi è alle prime armi e per i bambini. Tra le oltre tremila spiagge australiane, infatti, Ocean Beach è quella perfetta per rilassarsi, ammirando la bellezza dell’oceano meridionale. Vista la notevole distanza da Perth, rientra nella lista delle mete semi-segrete dei surfisti, una posizione strategica per esplorare anche la regione di Margaret River, nota per i vini.

Kalbarri, Australia occidentale

A circa 6 ore di viaggio a nord di Perth, Kalbarri, affacciata sull’Oceano Indiano, non è propriamente segreta. La vicina cittadina di Jakes Point è sia punto d’appoggio per i surfisti che meta per il relax dei visitatori. Situata in un’area selvaggia e incontaminata, tra gole pittoresche e aspre scogliere, è destinazione ideale in ogni momento dell’anno.

Cloudy Bay, Tasmania

Sono molti gli angoli segreti e incontaminati della Tasmania dove fare surf, ma tra le preferite di Brad Farmer c’è sicuramente Cloudy Bay. Il tragitto per raggiungerla è lungo da qualsiasi direzione si provenga, ma con un viaggio in battello, partendo dalla vicina Hobart, è tutto sommato abbastanza accessibile. Meglio controllare le previsioni prima di mettersi in viaggio e ricordate di portare abiti caldi. Nel complesso, l’isola di Bruny Island è ricca di storia e bellezze naturali.

Irene Dominioni

Cresciuta nella foresta di libri della sua casa milanese, Irene ha inseguito la passione per il giornalismo in Danimarca e in Olanda, grazie al master Erasmus Mundus Journalism, Media and Globalisation. Su Moda a Colazione scrive di cultura e viaggi.

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