Nason Moretti, Bolla e il giardino d’estate

Mancava qualcosa al nostro fantastico regno toscano, verde, fiorito e incontaminato. Un tocco moderno che non andasse in conflitto con la nostra filosofia country. Ho pensato che le Bolle fossero perfette. Ogni Bolla è un pezzo unico realizzato a mano libera utilizzando una tecnica di soffio oscillatorio che conferisce forme sempre diverse.

Bolla nasce in NasonMoretti, azienda di primo piano nella produzione vetraria muranese fondata nel 1923, in un periodo di grande fermento delle arti figurative italiane. Nel 1925 Vincenzo Nason e Francesco Moretti costituiscono la società Nason & Moretti con sede in Fondamenta dei Vetrai 13/14, che si sposterà in località Serenella nel 1927. La fabbrica produce oggetti per l’illuminazione, per poi specializzarsi in bicchieri, calici, caraffe, antipastiere, coppe per macedonia e gelato, alzate ed altri elementi per la preparazione della tavola. Tra i primi prodotti l’iconica lampada 1923.

Le collezioni si distinguono per l’utilizzo di un’infinita gamma colori e combinazioni cromatiche. Le diverse tonalità, addirittura 22 per il verde e 8 per il blu, sono realizzate con ossidi metallici secondo alcune ricette segrete. I vecchi manuali contengono perfino delle composizioni che richiedono l’uso di prodotti naturali, come farina, sale o patate. Dall’unione delle polveri, grazie a particolari reazioni chimiche che avvengono in presenza di calore, si ottengono le sfumature. Tra queste ricordiamo il rubino realizzato con l’inserimento di oro nella miscela vetrosa e il trasparente per il quale vengono impiegati ben 15 elementi. Le miscele realizzate vengono poi sottoposte ad un processo di fusione, grazie al quale si realizzano sfumature cromatiche che possono essere regolate dalla maggiore o minore presenza di ossigeno e da prove di elasticità e compatibilità tra i vetri.

Questi ultimi vengono lavorati insieme solo dopo aver controllato che abbiano la medesima dilatazione. Una volta ottenuto il composto ideale, entrano in azione maestro (servente), soffiatore ed assistente (serventino). Il secondo soffia il calice o l’oggetto che sta per essere creato, mentre il primo, coadiuvato dall’assistente, applica gambo e piede a caldo seguendo un disegno o un campione da riprodurre rispettando la successione di colori. Il risultato viene posizionato nel forno di cottura e affronta un ciclo più o meno lungo a seconda del numero di applicazioni. Infine, viene perfezionato, firmato e confezionato.

Nel 1955 NasonMoretti ha vinto il premio Compasso d’Oro perché da sempre lavora il vetro in modo innovativo senza dimenticare la tradizione. Una linea guida che caratterizzerà tutte le future collezioni. L’apertura a influenze e contaminazioni porteranno a prestigiose collaborazioni: case reali e il Quirinale, Valentino, Giorgio Armani, Bottega Veneta, Hermès, Tiffany & Co., Harry’s Bar, Gualtiero Marchesi.

Oggi, grazie a NasonMoretti, nel nostro giardino toscano vive un frammento di cultura veneziana.

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Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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